Quanto costa estrarre l'oro? Quanto costa l'impatto ambientale delle miniere?
Se investire in oro richiede pazienza e una prospettiva di lungo periodo, estrarre oro è ancora più dispendioso in termini di tempo. 15 anni per esplorazione e richiesta di una licenza; dai 10 ai 30 anni per l'estrazione fisica di frammenti di terra e rocce che contengono oro; da 1 a 5 anni lo smantellamento una volta che la miniera è stata sfruttata al massimo; più di 5 anni per la bonifica dei terreni scavati e inquinati.
Dal punto di vista economico si tratta di un investimento di lungo termine ed estremamente rischioso. A questi costi è necessario poi aggiungere i costi ambientali e quelli economici che derivano dell’impatto ambientale delle miniere.
Quanto costa estrarre oro e perché sarà sempre più costoso
I costi medi per trovare un’oncia d’oro nel 1990 erano pari a 253 dollari (questa cifra indica i costi e gli investimenti), nel 2019 la stessa quantità presenta un costo per le aziende di 705 dollari. Questo dipende da molti fattori, il più importante dei quali è il fatto che per ogni tonnellata di roccia oggi si trova molto meno oro: negli anni ’70 era possibile ricavare 10 grammi d’oro per ogni tonnellata di roccia, oggi siamo sotto 1,5 grammi per tonnellata di roccia.
Altri fattori che determinano un aumento dei costi per le industrie minerarie sono:
- le royalty, che tendono ad aumentare con i prezzi dell’oro
- il sustaining capital (capitale di sostenimento)
- il carburante, per il quale è fondamentale la quotazione del petrolio; secondo i calcoli di Scotia un aumento del prezzo del petrolio di 10 dollari a barile fa aumentare i costi per le industrie minerarie di circa 6 dollari l’oncia
- Prezzi dell’acciaio e carenza di chip che aumenterebbero icosti di produzione di apparecchiature e macchinari
- Nel 2020 e 2021 i maggiori costi dovuti al Covid variavano tra 10 e 20 dollari l’oncia.
L’oro è sempre più scarso e questo aumenterà i costi per le industrie
Dall’inizio della storia ad oggi sono state estratte poco più di 190.000 tonnellate d’oro, di cui quasi il 70% dal 1950 ad oggi. Praticamente il quantitativo di oro nel mondo costituisce un cubo di meno di 21 metri per lato, meno del volume d’acqua contenuto in 4 piscine olimpioniche.
Si stima inoltre che vi siano circa 54.000 tonnellate ancora disponibili.
Ogni anno si estraggono circa 3000 tonnellate d’oro. Questo significa che in meno di 20 anni la produzione di oro potrebbe terminare. A meno che non si scoprano nuovi giacimenti sulla terra o si acquisiscano nuove tecnologie per lo sfruttamento di giacimenti presenti sotto il fondale oceanico o nello spazio.
I costi nascosti dell’oro: i danni ambientali prodotti dall'estrazione
Abbiamo parlato spesso dei danni che l’estrazione dell’oro può portare all’ambiente e alle popolazioni: mercurio, acido solforico e cianuro nel terreno e nelle falde acquifere, deforestazione, forte impatto sociale, culturale e lavorativo sulle comunità locali, in particolare nelle zone più svantaggiate del pianeta.
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L’attenzione all’ambiente è ormai un fattore che neppure le grandi industrie minerarie possono ignorare e questo comporta dei costi extra.
- Maggiori costi per l’adeguamento dell’estrazione a determinati principi di tutela (ad esempio per l’oro etico nell’ambito delle regole di RJC)
- Costi di bonifica dopo l’esaurimento dei giacimenti in fase di smantellamento della miniera. Ogni tonnellata di oro prodotta in sostanza comporta il rilascio di 300 mila tonnellate di rifiuti tossici che infestano l'ambiente.
- Possibili costi di riparazione di eventuali danni all’ambiente e alle persone derivanti da incuria o dolo nella gestione di materiali e sostanze nocive
- Possibili costi legali nel caso di opposizione da parte delle popolazioni locali, gruppi ambientalisti, oppositori
Oggi più che mai vale la pena investire sostenibile e le industrie minerarie stanno iniziando a rendersi conto del loro ruolo nell’equilibrio degli ecosistemi in cui stabiliscono le miniere d’oro. Solo producendo oro etico saranno in grado in futuro di gestire i costi nascosti legati ai danni ambientali.
OROVilla ha fatto la scelta di entrare in RJC più di 13 anni fa per percorrere la strada della sostenibilità, l’unica, a nostro avviso che permetterà a questo settore di continuare ad essere redditizio anche per gli investitori e i risparmiatori, senza avere ricadute negative sull’ambiente e le popolazioni.
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