Perché l’argento replica e potenzia i movimenti dell’oro?

Come vi facciamo vedere spesso nei nostri Orovilla Spritz oro e argento hanno un rapporto molto particolare. Molto spesso infatti l’argento replica i movimenti dell’oro con un effetto moltiplicatore della velocità. Questo rapporto può rappresentare un’opportunità o un rischio che va valutato con attenzione, ma che può rappresentare una strategia interessante di diversificazione del portafoglio. Per fare scelte oculate è bene conoscere il Gold Silver Ratio.
Qual è e cosa significa il rapporto oro/argento?
Il Gold Silver Ratio nasce dal rapporto delle quotazioni di Oro e Argento: risponde semplicemente alla domanda quante once d’argento servono per comprare 1 oncia d’oro. I prezzi di entrambi i metalli, come sappiamo, hanno importanti fluttuazioni che spesso seguono traiettorie piuttosto simili: quando l’oro sale spesso lo fa anche l’argento, quasi sempre con più forza, quando l’oro scende lo segue anche l’argento in modo molto repentino.
Il rapporto da solo non ci dice il valore economico. È solo una misura di grandezza che ci indica quanto è interessante l’uno o l’altro dei due metalli. Più il rapporto è alto più l’oro è caro rispetto all’argento, più il rapporto è basso più l’oro è a buon mercato rispetto all’argento.
Ci sono però momenti molto particolari in cui questo allineamento si perde e i due metalli possono avere comportamenti distinti e apparentemente non collegati. Ecco che il Gold Silver Ratio ci aiuta a prendere le giuste decisioni.
La storia del Gold Silver Ratio
Nei primi 2000 anni in cui oro e argento venivano usati come denaro per acquisto di beni e servizi, il tasso di cambio era mediamente di 12 once di argento per una d’oro.
Questo tasso di cambio variava però a seconda della regione e dell’epoca storica.
In Cina, durante la dinastia Ming, il rapporto era di 4 once d’argento per 1 d’oro, in Egitto il tasso di cambio era di 1 a 1, oro e argento avevano lo stesso valore.
Dal diciassettesimo secolo alla fine del diciannovesimo secolo, il rapporto tra oro e argento rimase stabile tra 14 e 16. Dalla fine del XIX secolo iniziò a salire per attestarsi a 40 all’inizio del XX secolo e scendere a 20 in concomitanza con la prima guerra mondiale.
Successivamente il rapporto non solo è diventato molto più instabile, ma ha coinciso con gravi dinamiche socio-economiche e geopolitiche e molti analisti lo considerano un ottimo indicatore.
- Nel momento in cui iniziò la seconda guerra mondiale, il rapporto era a 100.
- Più tardi, a fine degli anni '60, ha toccato i minimi poco più sotto i 20 anni
- Anno 1991, Guerra del Golfo, il rapporto ha raggiunto 90.
- Da allora ha avuto poche gocce e picchi alti, ma un altro momento clou, il Crisi scoppiata nel 2008 con la caduta dei Lehman Brothers. Quasi raggiunto 90, per poi scendere circa 30.
- Nel 2020 in piena pandemia ha quasi raggiunto i 130
- Oggi viaggia intorno agli 80
Facciamo però un esempio basato sui dati degli ultimi anni. Il rapporto più alto si è avuto nel marzo 2020 con un valore di 128,5, quando l’oro ha avuto un rialzo molto forte nel momento più intenso della pandemia, mentre l’argento non si è mosso con grande sprint, perdendo anzi il 20% da inizio 2020 e -35% a marzo 2020.
La storia ci ha però insegnato che ogni volta che il rapporto tra oro e argento si è trovato ad un estremo, la correzione è stata molto forte. In questo caso il ratio scende molto velocemente e l’argento sovraperforma l’oro, offrendo occasioni di guadagno molto interessanti.
Guardando ai dati degli ultimi 25 anni, l’argento ha superato l’oro tre volte. L’ultima volta tra il 2009 e il 2011 è passato da un rapporto da 80 a 30 once: un rendimento del +350% per l’argento e del +77% per l’oro nello stesso arco temporale.
Come utilizzare dunque il Gold Silver Ratio? 2 consigli.
Il grafico sottostante indicante le quotazioni dell’oro (in blu) e dell’argento (in rosso) negli ultimi 5 anni:
Come si può osservare l’argento subisce fluttuazioni maggiori, con una notevole distanza dall'oro nel 2020, come abbiamo visto. La volatilità dell’argento dipende dal fatto che si tratta di un metallo prevalentemente industriale e quindi soggetto a logiche molto diverse rispetto all’oro. Ecco 2 consigli basic.
- Il rapporto oro/argento è solitamente compreso tra 40:1 e 80:1. Quando i valori oscillano verso questi estremi gli investitori in genere decidono di vendere o acquistare.
- Non basare le tue decisioni solo sul rapporto oro/argento che è solo uno dei numerosi strumenti di analisi disponibili e che ti aiutano a investire in modo consapevole. Monitora quindi con regolarità il rapporto per identificare le potenziali opportunità di acquisto o vendita dell’oro e dell’argento, senza però perdere di vista le tendenze del mercato, le condizioni economiche, le dinamiche industriali e gli eventi geopolitici in grado di incidere sul valore dei metalli preziosi.
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